La fucsia è uno di quei rari fiori, immensamente scenici nonostante le ridotte dimensioni dei boccioli, che riesce a ricreare subito un clima di festa, di gioia, merito sicuramente delle abbondanti fioriture note anche come “orecchini di dama” e dei colori vividi delle stesse. La sua storia è davvero molto interessante: il suo nome deriva dal cognome del botanico tedesco Leonard Fuchs a cui fu dedicata e fu per tutto il tempo dell’epoca vittoriana diffusissima in Gran Bretagna divenendone il simbolo. Arrivò poi via via anche in Italia.
Si tratta di una pianta arbustiva che può anche essere coltivata con portamento prostrato o ricadente. Si tratta di una varietà originaria della Nuova Zelanda e dell’America Meridionale, appartenente alla famiglia delle Onagraceae. Le infiorescenze, sebbene protagoniste della pianta, sono contornate da un fogliame di colore verde smeraldo, di forma ovale. I fiori invece, dal fascino fiabesco, sono composti da un calice lobato dal colore carico in contrasto con la corolla composta da una sovrapposizione di petali più esili. La pianta si presenta adatta per una coltivazione anche in panieri appesi. E’ disponibile in svariati contrasti di colore: bianco, magenta, viola vibrante. Anche le forme delle corolle possono notevolmente variare.
La pianta richiede un’esposizione di piena luce e un riparo sia nella coltivazione interna che esterna in caso di freddo intenso e di eccessiva ventilazione. Richiede nebulizzazioni del fogliame per garantire un tasso di umidità costante e delle irrigazioni abbondanti, evitando tuttavia di creare ristagni. La sua concimazione ideale deve essere liquida, da somministrare periodicamente. Richiede un substrato leggero arricchito con della sabbia che favorisca il drenaggio.
Sebbene la pianta non abbia proprietà terapeutiche è adoperata per estrarre dei coloranti.